Hannah Arendt e Hermann Broch si incontrano per la prima volta nel maggio 1946: tra i due nasce un’intensa amicizia dell’anima e dello spirito come testimonia questo Carteggio.
Broch era affascinato dal coraggio e dall’energia intellettuale della Arendt, la quale considerava La morte di Virgilio una delle più importanti opere letterarie della modernità, punto di congiunzione tra i romanzi di Proust e di Kafka. La corrispondenza getta luce sulle condizioni dell’esilio nei primi anni del secondo dopoguerra e presenta dibattiti su Albert Camus e Arthur Koestler, su Martin Heidegger e Karl Jaspers, sulla situazione tedesca e sui diritti umani.
Hannah Arendt (1906-1975), è tra stata tra le più originali intellettuali della seconda metà del Novecento. Tra le opere tradotte in italiano: Vita Activa (Bompiani, 2000), Le origini del totalitarismo (Einaudi, 2009), Sulla rivoluzione (Einaudi, 2009), La banalità del male (Feltrinelli, 2013), La Vita della mente (Bompiani, 2017) e La menzogna in politica (Marietti 1820, 2018).Hermann Broch (1886-1951), è stato uno dei più acuti interpreti del Novecento. Tra le sue opere disponibili in italiano: la trilogia narrativa I sonnambuli (Einaudi e Adelphi), Hofmannsthal e il suo tempo (Adelphi, 2010), La morte di Virgilio (Feltrinelli, 2016), Il racconto della serva Zerlina (Adelphi, 2016) e Il kitsch (Abscondita, 2018).
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